Lo standard ISO 22000 è la norma internazionale di riferimento per la certificazione di Sistemi di Gestione della Sicurezza Alimentare ed è applicabile a tutte le aziende che operano lungo la filiera agroalimentare, inclusi i produttori, trasformatori, distributori ed utilizzatori di packaging e di materiali e oggetti destinati ad entrare in contatto con alimenti (MOCA), i produttori di detergenti, le imprese di pulizia, le società di disinfestazione o le lavanderie industriali.
La certificazione secondo lo standard ISO 22000 si ottiene attuando un metodo di gestione che garantisca la sicurezza agroalimentare “dal campo alla tavola” fondato principalmente sull’adozione dei principi HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) ovvero la metodologia di base per analizzare i potenziali rischi di contaminazione e controllare i processi produttivi critici al fine di garantire la sicurezza dei prodotti destinati al consumo.
Nello specifico tutte le imprese di produzione e distribuzione del settore alimentare che vogliono ottenere questa certificazione devono provvedere a:
La formazione di tutti gli operatori del settore alimentare (OSA) in materia di igiene e sicurezza degli alimenti.
La validità della certificazione è triennale ma il suo mantenimento è subordinato a verifiche di sorveglianza svolte dall’organismo di certificazione ogni 12 mesi dalla data del primo audit di certificazione, pena l’annullamento e il ritiro del certificato stesso.
La certificazione non è obbligatoria ma in alcune circostanze (partecipazione a gare d’appalto) viene riconosciuta come requisito preferenziale. In linea generale, certificarsi è una scelta volontaria ma in questo modo l’azienda manifesta l’impegno profuso nella tutela della salute dei consumatori.
Il vantaggio della certificazione ISO 22000 è senza dubbio il miglioramento tangibile e dimostrabile delle performance in ambito di sicurezza agroalimentare e la maggiore garanzia di conformità alle normative di settore.
L’applicazione della norma ISO 22000 consente, infatti, alle aziende di comprendere e identificare i rischi effettivi ai quali sono potenzialmente esposti sia l’azienda sia i consumatori.
La valutazione dei costi e delle tempistiche necessarie all’ottenimento della certificazione da parte di un’azienda è possibile solo attraverso la rilevazione di una serie di dati aziendali.
Tale valutazione dipende infatti da una serie di fattori tra cui la tipologia di settore, le dimensioni aziendali in termini di siti produttivi e numero dipendenti, il numero di attività da certificare, ecc.
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