La norma ISO 45001:2018, che dal 12 marzo 2020 ha sostituito la BS OHSAS 18001:2007, definisce i requisiti di un sistema di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori secondo quanto previsto dalle normative vigenti in materia, in primis il Decreto Legislativo 81/2008.
Ottenere tale certificazione vuol dire innanzitutto essere in linea con gli adempimenti previsti per legge, ma anche aver adottato una politica per la gestione della sicurezza che permette di identificare i pericoli, valutare i rischi potenzialmente presenti sul posto di lavoro, individuare modalità di controllo in stretta connessione alle prescrizioni legislative e apportare un miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul posto di lavoro.
L’azienda, di qualunque natura e dimensioni, deve dimostrare all’organismo di certificazione di aver adottato un sistema di gestione basato su azioni e strumenti finalizzate a prevenire e/o limitare i fattori di rischio, tutelare i propri dipendenti dai possibili danni derivanti dallo svolgimento delle rispettive mansioni puntando sul miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul posto di lavoro.
Ciò presuppone, quindi, che l’azienda abbia ottemperato a tutte le prescrizioni previste dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro, tra cui ricordiamo:
La validità della certificazione è triennale ma il suo mantenimento è subordinato a verifiche di sorveglianza svolte dall’organismo di certificazione ogni 12 mesi dalla data del primo audit di certificazione, pena l’annullamento e il ritiro del certificato stesso.
La certificazione non è obbligatoria ma viene riconosciuta come requisito preferenziale in alcune circostanze (partecipazione a gare d’appalto) e come requisito premiante dall’INAIL.
In linea generale, certificarsi è una scelta volontaria dell’azienda che in questo modo manifesta l’impegno profuso nella salvaguardia salute e della sicurezza dei propri dipendenti e collaboratori.
Ottenere la certificazione ha innumerevoli vantaggi ma sicuramente il più importante è quello di avere la garanzia di aver adottato un sistema di gestione della sicurezza in grado di prevenire, o quantomeno limitare, il rischio di incidenti, infortuni, malattie professionali e morti sul lavoro.
Questo ha di conseguenza un effetto positivo sulla produttiva – grazie alla riduzione di tutti quei costi derivanti da incidenti, infortuni, malattie – e sull’immagine aziendale.
Inoltre, la certificazione ISO 45001 dà la possibilità di beneficiare di incentivi che lo Stato mette a disposizione delle aziende “virtuose” in materia di sicurezza sul lavoro ( riduzione dei premi Inail sino al 28%; accesso a contributi sotto forma di finanziamenti a fondo perduto per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro)
La valutazione dei costi e delle tempistiche necessarie all’ottenimento della certificazione da parte di un’azienda è possibile solo attraverso la rilevazione di una serie di dati aziendali. Tale valutazione dipende infatti da una serie di fattori tra cui la tipologia di settore, le dimensioni aziendali in termini di siti produttivi e numero dipendenti, il numero di attività da certificare, ecc.
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